Etimologia:
Il nome scientifico del finocchio è Foeniculum Vulgare e proviene dal latino foenum=fieno, per la sottigliezza delle foglie, per il suo intenso odore aromatico o forse perché un tempo veniva impiegata come foraggio e vulgare in quanto la pianta è abbastanza diffusa (vulgare=comune), per distinguerla da altre specie affini più rare.
Descrizione:
Pianta erbacea spontanea dell’area mediterranea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a 2 mt, possiede foglie di colore verde che ricordano il fieno. Fiorisce in estate producendo ombrelle di piccoli fiori gialli.
Habitat:
Cresce soprattutto nelle zone costiere e nei prati incolti fino a 1000 metri di altezza.
Fioritura/Raccolta:
Primavera – Autunno
Parti utilizzate:
Foglie
Utilizzo in cucina:
Le foglie ed i semi dal sapore di anice, hanno un intenso profumo e sono indicati per aromatizzare salse, conserve, salumi, formaggi, pane, dolci e molto altro. Piatto tipico siciliano che vede il finocchietto come ingrediente fondamentale è la pasta con le sarde.
Proprietà medicinali:
Il finocchietto selvatico ha proprietà carminative, digestive, antinfiammatorie e antispasmodiche.
Particolarmente indicato nella preparazione di infusi e tisane in caso di disturbi gastro-intestinali.